DreamLab: come funziona l’app che aiuta la ricerca sul cancro

Hai mai pensato di contribuire nella ricerca contro il cancro? Con l’applicazione DreamLab potrai farlo, ti basterà mettere il telefono in carica mentre dormi e questo permetterà agli scienziati dell’Istituto di Oncologia Molecolare (IFOM) di fare tutti i calcoli di genomica computazionale per combattere il cancro al seno.

DREAMLAB: COME FUNZIONA L’APP CHE FACILITA LA RICERCA CONTRO IL CANCRO

DreamLab è un’applicazione progettata e ideata da Fondazione Vodafone Italia e AIRC che permette di accelerare i calcoli che vengono fatti dagli studiosi dell’Istituto di Oncologia Molecolare (IFOM) per combattere il cancro al seno. Ognuno di noi può contribuire a facilitare questa ricerca usando semplicemente il proprio smartphone, prendendo così parte a quella che viene chiamata “scienza partecipativa“. Stai prendendo in considerazione l’idea? Benissimo, vediamo cosa fare:

  1. SCARICARE DREAMLAB: il primo passaggio consiste nel scaricare l’applicazione sul tuo smartphone. Questa è compatibile sia con dispositivi iOS che Android.
  2. METTERE IN CARICA LO SMARTPHONE DI NOTTE: il secondo passaggio consiste nel mettere sotto carica lo smartphone durante la notte e lasciarlo accesso e connesso ad una rete Wi-Fi. Chi ha come operatore la Vodafone non avrà nessun consumo di traffico dati, tutti gli altri invece potranno scegliere di donare alla ricerca un numero specifico di dati di rete mobile o Wi-Fi.
  3. LASCIARE LAVORARE LO SMARTPHONE: la mattina seguente vi sveglierete e vi renderete conto che apparentemente non è cambiato nulla rispetto alle altre notti e avrete il cellulare carico come sempre. L’unico cambiamento, non evidente a occhio nudo, è quello di aver partecipato alla ricerca contro il cancro.

 

In cosa consiste esattamente DreamLab e come funziona?

Avete ragione, ancora esattamente non vi abbiamo spiegato come funziona e come tutto questo sia possibile. In realtà è facilissmo. Avete presente tutte le attività che facciamo quotidianamente sul nostro cellulare? Tipo guardare Netflix, controllare e scaricare le email, messaggiare e inviare foto, clip audio, caricare la nuova storia su Instagram ecc.? Ecco, tutte queste azioni sfruttano la potenza di calcolo degli smartphone. Gli studiosi hanno pensato quindi di recuperare e scaricare questi piccoli pacchetti di dati e calcoli, generati dalle attività sopra citate, per inviarli al progetto Genoma in 3D. Il calcolo computazionale cui stanno lavorando i ricercatori di IFOM è un processo molto lungo ed elaborato, attivo 24 ore su 24 e che potrebbe impiegare quasi un anno e mezzo per riuscire a essere completo. Richiede tempi troppo lunghi e, per questo motivo, si è deciso di affidarsi agli smartphone e a tutti i loro proprietari che, attivandolo solo nelle ore notturne, permetteranno di ridurre notevolmente i tempi del calcolo.

Essendo il cancro una malattia del genoma, riguardante tutte le informazioni genetiche contenute nel nostro DNA, attraverso i calcoli generati da DreamLab si potranno ottenere analisi avanzate su dati di architettura 3D della cromatina in modo tale da evidenziare i geni bersaglio che si vengono a creare in cellule normali. I ricercatori affermano inoltre che il progetto potrà, in futuro, essere utilizzato anche per la lotta contro altri tumori.

È davvero interessante vedere come i nostri smartphone possano fare la differenza, però sta poi a noi a farla davvero. Prenderai anche tu parte alla “citizen-science“? Ecco dove scaricarla:

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