Fuga da Whatsapp: la corsa verso Telegram e Signal

Cosa sta succedendo realmente in questi giorni? Come mai tutti stanno scappando da Whatsapp?
WhatsApp è una delle applicazioni di messaggistica instantanea più conosciute e più utilizzate al mondo, fondata nel 2009 quindi attiva da più di dieci anni ed è di proprietà di Mark Zuckerberg. Di recente si era già parlato molto della scelta di quest’ultimo di bloccare Donald Trump su Facebook, giustificando la sua azione affermando che potesse il presidente americano (ancora per qualche giorno) potesse “provocare ulteriore violenza contro un governo democraticamente eletto” tramite i suoi post.
Si sta riparlando molto del fondatore di Facebook per quanto riguarda le nuove clausole di WhatsApp, che saranno valide a partire dall’8 febbraio. Gli esperti di Accurate Reviews, in questo articolo, spiegheranno meglio di cosa si tratta.

WhatsApp: cosa cambia realmente?

WhatsApp ha avvisato i propri utenti riguardo a un nuovo aggiornamento dei termini di servizio e dell’informativa sulla privacy che dovrà essere necessariamente accettato altrimenti l’app non potrà essere utilizzata. Recentemente anche WhatsApp è entrata a far parte del grande impero di Zuckerberg unendosi a Facebook e Instagram e, proprio per questo motivo, si è pensato a un cambiamento che tuteli l’interazione tra i vari social network permettendo l’accesso e lo scambio di dati tra di essi. Questo ha spaventato moltissimo i fan di questa piattaforma di messaggistica, creando un vero e proprio panico generale sul web che ha costretto molti di loro a scaricare nuovi programmi, apparentemente più sicuri.

Innanzitutto è importante precisare che questo nuovo aggiornamento non è attuabile nei paesi che fanno parte dell’Unione Europea, del Regno Unito uscente e della Svizzera. Questo perché esiste un Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, GDPR, che ha firmato l’UE garantendo ai suoi cittadini questo tipo di protezione.

L’altra cosa da specificare è quella che riguarda i dati: non si tratta di dati personali, chat private, media che vi scambiate tra amici, fidanzati o parenti che sono protette da una crittografia end-to-end (consente la comunicazione e la visualizzazione della conversazione solo alle persone interessate), ma si tratta di informazioni che permettono, come dichiarato sul sito ufficiale dell’azienda, di “contrastare condotte pericolose, proteggere gli utenti da esperienze negative e spam e promuovere la sicurezza, la protezione e l’integrità all’interno e all’esterno dei nostri Servizi, ad esempio indagando su attività sospette o su violazioni dei nostri Termini e informative, e per assicurare un uso legale dei nostri Servizi”.

Il boom di Telegram

A seguito delle recenti notizie che hanno messo in cattiva luce Whatsapp, in molti hanno scelto di scaricare Telegram, incrementando a dismisura i suoi utenti in pochissimi giorni. La scelta è dettata dal fatto che questa piattaforma offra un tipo di comunicazione più sicura con una combinazione di crittografia simmetrica AES a 256-bit, crittografia RSA a 2048-bit e scambio di chiavi sicuro Diffie-Hellman.
Telegram è un altro sistema di messaggistica instantanea, fondato nel 2013 da due fratelli russi, con l’obiettivo di eliminare l’intromissione, da parte del governo russo, nell’ambito della vita privata dei cittadini. Purtroppo la Russia ha censurato l’applicazione, che però è diventata molto popolare nel mondo, classificandosi tra le più scaricate.

La (ri)scoperta di Signal

Qualcuno ha scelto di rifugiarsi invece in un’applicazione di messaggistica meno conosciuta delle due precedenti: Signal, fondata anch’essa nel 2013 e utilizzata principalmente da politici, giornalisti e imprenditori che vogliono tutelare i loro dati nel modo più sicuro. Signal che vanta un sistema di crittografia avanzato, come Telegram, ed è open source, dando libero accesso al suo codice.
Inoltre nei termini di servizio viene specificato che il programma non utilizza i dati sensibili degli utenti per scopi pubblicitari, come invece farà WhatsApp, motivo per cui tante persone si sono ritrovate a scaricarlo.

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