Recensione di BBEdit

BBEdit

It doesn’t suck”: questo il claim che la software house Bare Bones ha utilizzato per pubblicizzare BBEdit 11, ovvero: “non fa schifo”. BBEdit 11 è l’ultima versione di un text editor che ha servito alla grande sviluppatori e scrittori su Mac dal lontano 1992.
Un claim che punta a minimizzare le caratteristiche di uno strumento che, nonostante (o forse a causa) la sua semplicità, è straordinariamente efficace.

Dal suo lancio, l’obiettivo principale di BBEdit è stato quello di rendere semplice la modifica del testo su Mac sia per sviluppatori che per scrittori; il software vanta caratteristiche che piacciono a entrambi i gruppi di utenti.

Gli sviluppatori possono godere di funzionalità che agli scrittori possono sembrare troppo complesse: il pattern matching, gli strumenti di definizione del progetto, la colorazione della sintassi per una vasta gamma di linguaggi di codice sorgente, apertura e salvataggio FTP e SFTP, AppleScript e supporto per lo scripting MacOS Unix.

Chi invece lo utilizza per scrivere può posizionare il cursore sul primo utilizzo di una parola per vederla sottolineata in tutto il resto del testo. Si tratta di una versione molto semplificata della funzione Find che normalmente troviamo sui word processor professionali.

BBEdit

BareBones riassume le caratteristiche importanti di BBEdit in sei punti:

  • un totale controllo sul testo: BBEdit garantisce funzionalità di editing avanzate, soprattutto parlando della combinazione di completamento automatico e Trova e sostituisci.
  • Lavora a modo tuo: il text editor prevede numerose personalizzazioni. È possibile, in particolare, creare scorciatoie da tastiera, funzioni proprie e la personalizzazione di un comando del menù.
  • BBEdit consente inoltre l’accesso e la modifica di file in volumi locali e remoti, oltre alla modifica di un singolo file in più finestre.
  • L’onnipotenza testuale: BBEdit è dotato di colorazione della sintassi in più di 20 lingue e di code folding, inoltre mostra la struttura del codice nerando e indentando le righe.
  • “All’altezza degli standard”: il text editor comprende strumenti di marcatura e di controllo della sintassi per ridurre gli errori di codifica, così come il correttore ortografico di MacOS per segnalare errori di battitura.
  • Si integra facilmente nel flusso di lavoro esistente: lo fa supportando Subversion, Perforce e Github.

Non è richiesto alcuno script per portare il testo dentro e fuori dai documenti BBEdit.

Conclusioni

BBEdit ha un aspetto semplice e lo slogan utilizzato sul sito minimizza la sua gamma di funzioni. Il software riesce a trovare un giusto equilibrio tra la semplicità richiesta da chi sviluppa e scrive con la gamma di funzioni e strumenti di cui possono aver bisogno. Tale equilibrio si riflette anche nel prezzo del software che si attesta in fascia media.

ACCU-RATE:
Usabilità: 8 /10 Velocità: 8 /10 Funzioni: 7 /10 Supporto: 8 /10 Prezzo: 7 /10

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